5 Novembre 2015

Il Rischio IDROGEOLOGICO e la pulizia dei canali e dei rii nel Comune di Assemini

Cari concittadini
In questi mesi stiamo procedendo, con i servizi del Tecnologico del Comune di Assemini, in collaborazione del Corpo di Polizia Locale, con la Provincia di Cagliari ma in particolare con il supporto del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, alla pulizia di importanti canali a monte dell’abitato.
L’importanza è data dal fatto che si tratta dei canali che raccolgono l’acqua piovana nel territorio a monte della s.s. 130 per poi convogliarla verso la laguna. Da diversi anni questi canali non venivano puliti dalle erbacee e dagli arbusti. Sempre in questi anni diversi maleducati si sono liberati in maniera sconsiderata di rifiuti di ogni genere.

Da qualche anno, inoltre, la Regione Sardegna ha deliberato per riordinare e assegnare la responsabilità su ogni singolo canale o fiume ai diversi soggetti coinvolti che sono sostanzialmente i Consorzi, la Provincia e i Comuni. Mentre in passato si poteva contare in maniera importante sull’intervento dei Consorzi di Bonifica e delle Province ultimamente le competenze sono passate quasi completamente ai Comuni lasciando agli altri Enti la competenza solo di alcuni canali. Chiaramente questo è dovuto sia ad una razionalizzazione degli Enti ma soprattutto alla diminuzione delle risorse finanziarie per queste attività.
E’ da riconoscere alla Regione Sardegna la disponibilità a dei finanziamenti triennali per la pulizia e manutenzione dei canali ai quali è riuscito ad accedere anche il nostro Comune mediante bando. E’ previsto un finanziamento di circa 60mila euro per ogni anno del triennio 2015/2017. Rispetto alle competenze che la Delibera Regionale ha rigirato ai Comuni queste risorse sono pure ben accette ma di molto inferiori rispetto alle necessità del nostro Comune.
Con queste risorse, essendo già intervenuti a monte dell’abitato con i lavori descritti, a breve si interverrà a valle dell’abitato per liberare le vie di deflusso dell’acqua piovana prima di arrivare in laguna. Tra queste ricordo: Sa Nuxedda, canale di Terramai, canale di Santa Lucia, cunette di Terrasili, canali e cunette di via Bacaredda.

Per ritornare la lavoro di questi giorni metto in evidenza come, oltre alle risorse economiche impegnate, sia stato complicato ripulire i canali per due importanti motivi: la presenza di rifiuti (molti ingombranti) e la chiusura delle fasce di rispetto lungo i canali.

Ricordo ai cittadini, e agli incivili coinvolti in questa pratica, che ripulire le discariche abusive è un costo che tutti quanti ci ritroveremo all’interno della bolletta della Tari. Esistono due ordini di problemi in merito: da una parte è necessario raccogliere e smaltire i rifiuti indifferenziati, dall’altra l’aumento dei rifiuti indifferenziati abbasseranno notevolmente la percentuale di differenziata raggiunta virtuosamente da molti cittadini con tanti sacrifici. Dico questo per sensibilizzare tutti su questo argomento, perché nonostante la nostra Amministrazione stia investendo molte energie sulla individuazione di questi incivili ancora molti sono quelli affezionati a questa incomprensibile pratica.

Un’altra questione annosa è legata ai passaggi e alle fasce di rispetto lungo i canali che vengono resi inaccessibili. L’obbligo per tutti di lasciare a disposizione e libera una fascia di rispetto di 10 metri dalle sponde dei fiumi e dei canali risale addirittura ad un Regio Decreto del 1904 ancora in vigore.

Questa fascia di rispetto è fondamentale sia in fase di pulizia ordinaria o straordinaria come avvenuto in questi giorni sia in occasione di una eventuale emergenza idrogeologica. Ricordo quindi ai proprietari di terreni contermini ai fiumi e ai canali che devono lasciare libera al fascia di rispetto.

Il Sindaco
MARIO PUDDU

L’Assessore al Servizio Tecnologico
GIANLUCA DI GIOIA