Assemini sorge in pianura, alle spalle di Cagliari, dove il Rio Cixerri e il Flumini Mannu sboccano nella grande laguna di Santa Gilla ed il suo territorio arriva fino al Monte Arcosu nelle alture che limitano il Campidano ad occidente.

Nel raggio di pochi chilometri si trovano due ambienti naturali diversissimi, ricchi di flora e di fauna. Nella laguna infatti fra i canneti, i giunchi e le salicornie si possono ammirare moltissime specie di affascinanti uccelli palustri: fenicotteri rosa, aironi, e poi garzette, gallinelle d'acqua, folaghe, anatre ed il raro pollo sultano. E un patrimonio incredibile, quello della laguna di Santa Gilla, che di recente e stato valorizzato nell'ambito del Progetto Gilia. Ora i visitatori hanno a disposizione percorsi naturalistici, con postazioni protette per non disturbare. Da qui possono ammirare da pochi metri la vita ed i voli di questi animali meravigliosi, liberi e selvatici nel loro ambiente naturale. E un progetto che rispetta e tutela la natura, facendone un'attrazione per tutti, non solo per gli appassionati di Birdwatching. Fra i monti invece, protette all'interno dell'Oasi Naturale di Monte Arcosu, nella vallata di Gutturu Mannu e Guttureddu, si alternano la macchia mediterranea, e la foresta di lecci centenari, querce da sughero e carrubi che ospitano cervi sardi e cinghiali e su cui si puo vedere volare l'aquila reale. Era logico che un luogo cosi, con terra da coltivare ed acqua dolce, vicino alia laguna pescosa ed ai monti ricchi di cacciagione fosse abitato sin da tempi remoti. Infatti nel territorio di Assemini si trovano tracce di presenze umane sin dalla preistoria, come il villaggio prenuragico ritrovato nella zona di S. Andrea. Ai piedi del Monte Lattias, nei pressi della bellissima fonte perenne di Mitza Fanebas si trovano i resti del villaggio nuragico che porta Io stesso nome, con al centro il nuraghe segnato dal tempo. Del periodo punico rimane una necropoli, sita nella località Cuccuru Macciori che negli anni '80 e stata oggetto di scavi e saggi archeologici durante i quali sono rinvenute 300 tombe, di cui solo tre sono state messe in luce. Dello stesso periodo anche un pozzo in blocchi di arenaria conosciuto come la "Funtana 'e Canabis" nei giardini di Via Trieste, e una villa nella zona di "Is Chios".

Dopo i romani sono giunti i Bizantini, poi gli arabi, di cui esistono nei toponimi numerose testimonianze ed un'importante stele funeraria esposta nel Museo Archeologico di Cagliari. Quindi, la città ha fatto parte del giudicato di Cagliari e poi del dominio Pisano. Quando Pisa e il Regno di Aragona si contendevano Cagliari si combatterono proprio vicino ad Assemini, nella decisiva battaglia di Lucocisterna.

Chi visita Assemini trova tracce di quei secoli che sono ancora parte della vita della citta e della sua gente: sono le sue chiese antiche. Nel centra storico si possono ammirare la Parrocchiale di San Pietro Apostolo, della prima meta dell'XI secolo ma ricostruita nel XVI secolo in stile gotico-~i j aragonese, l'oratorio di San Giovanni costruito fra il IX e Li 1'XI secolo in stile tardo bizantino, con pianta a croce greca. Piu recenti sono la chiesa di San Cristoforo, del XVII secolo e la chiesa di Sant'Andrea, patrono dei pescatori, situata all'ingresso del paese sulla S.S. 130, appartenente al XVIII secolo, ma di una semplicissima, rustica bellezza senza tempo. Per tradizione Assemini e un paese di contadini ed artigiani, e un tempo anche di pescatori della laguna. Oggi e ancora zona di campi e di orti, con un'agricoltura specializzata nelle colture in serra e florovivaistiche, di attivita produttive ubicate nella zona industriale di Macchiareddu. Nelle sue botteghe si lavorano il legno ed il ferro battuto e si producono raffinati cesti. Ma Assemini e celebre soprattutto come il paese della ceramica e dei ceramisti, un'arte per la quale ha ottenuto il riconoscimento di "Città di antica tradizione della ceramica Marchio DOC". Qui i maestri del tornio producono con la ceramica oggetti da tavola, da cucina o decorativi secondo le tecniche antiche o sperimentandone nuove, con lo spirito dell'artigiano che non finisce mai di imparare. La città ha dedicato a quest'arte una mostra mercato permanente che espone anche altre opere di artigianato della zona, un luogo ideale per scoprire tutte le forme della tradizione locale. Assemini e celebre anche fra i buongustai per un suo piatto: la Panada, una torta di pasta cotta nel forno a legna ripiena di anguille o carne, con patate e piselli. Ha la forma di una piccola pentola, orlata da un motivo decorativo che serve ad unire i due dischi di pasta che la compongono. E come un riassunto della tradizione del paese: riunisce i doni della laguna e dei campi e li trasforma in una pietanza bella come una ceramica dorata dal forno di legna. Per questa speciale produzione la Comunità Montana ha promosso la creazione del marchio di qualità.